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L’ultima fatica editoriale su Papa Benedetto XIII del giornalista Giuseppe Massari

Una ricostruzione storica dei paramenti sacri che Papa Orsini donò a Gravina

In questi giorni celebrativi tra nascita e morte di Papa Benedetto XIII, nostro illustre concittadino, ha visto la luce l'ultimo lavoro di ricerca storica del giornalista Giuseppe Massari, appassionato e cultore di storia locale, non nuovo ad esperienze editoriali. Questo il titolo della pubblicazione: "Il parato per San Luigi Gonzaga, San Stanislao Kostka di Benedetto XIII a 370 anni dalla sua nascita, 2 febbraio 1650 a 290 dalla sua morte, 21 febbraio 1730".

Una ricostruzione storica dei paramenti sacri che Papa Orsini donò alla Chiesa di Gravina; alla sua Chiesa, alla sua città. Dove era nato, dove era stato rigenerato col Battesimo alla fede cattolica; dove era vissuto fino a quando, all'età di 17 anni decise, clamorosamente e non senza dispiacere della madre, di intraprendere la vita religiosa tra le bianche lane della religione guzmana, ovvero tra i figli di San Domenico. Lo splendido regalo, più volte sottoposto a restauri, è stato oggetto di studio da parte di esperti, di competenti, di conoscitori, di studiosi di storia dell'arte del tessuto.

I riferimenti dell'arrivo del parato a Gravina, la relazione ad limina del vescovo di Gravina, mons. Camillo Olivieri, che fa l'elenco dei singoli pezzi della Cappella papale, come corredo liturgico della nostra cattedrale. Le successive e non sempre felici fasi di restauro, fino all'ultimo, avvenuto sul finire del 1988, curato, con competenza ed esperienza, dalle Monache Benedettine dell'Abbazia di Santa Maria di Rosano in Pontassieve, provincia di Firenze, sono alla base di questo lavoro per riportare alla luce una storia ricca di risvolti anche interessanti sulle eventuali botteghe di realizzazione o maestri sartoriali che abbiano potuto realizzare, in Italia o all'estero, un capolavoro artistico, le cui "copie" sono conservate e custodite gelosamente nei Musei d'arte Sacra di Manfredonia e Benevento.

In sostanza, l'opuscolo vuole essere un omaggio al Papa gravinese a cui Massari, da anni, sta dedicando impegno, lavoro, passione per ricostruire, da un punto di vista storico-iconografico, gli 80 anni di vita di chi da frate domenicano, da cardinale, da arcivescovo e da papa seppe testimoniare la sua fede incrollabile e il suo impegno indefesso diuturno, continuo e costante. Seppe godersi, già da vivo, la fama di santità, che conservò fino ed oltre la morte, se è vero, come è vero, che il suo ricordo, il ricordo delle sue opere sociali e caritatevoli è segnato su lapidi di pietra, sui monumenti, sculture e pitture che sono ancora lì a perpetuarne la memoria.
  • Papa Benedetto XIII
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