La città

Deposito scorie, Varrese replica a Verna

Con riferimento alla richiesta di chiarimenti redatta dal Consigliere Comunale Saverio Verna, indirizzata alle istituzioni comunali e inviata a diversi organi d'informazione locale, per opportuna e...

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L’Assessore all’Ambiente Vincenzo Varrese risponde alla richiesta di chiarimento del Consigliere Comunale di UnaBellaStoria

Con riferimento alla richiesta di chiarimenti redatta dal Consigliere Comunale Saverio Verna, indirizzata alle istituzioni comunali e inviata a diversi organi d’informazione locale, per opportuna e doverosa conoscenza del richiedente e della cittadinanza si comunica che, in ossequio a quanto disposto nel deliberato del Consiglio Comunale monotematico dello scorso 29/12/2023, questa Amministrazione Comunale sta lavorando su diversi fronti per tutelare il nostro territorio dalla ipotesi di realizzare un deposito nazionale di rifiuti radioattivi.

In particolare, ci siamo fatti promotori del Consiglio Intercomunale svoltosi lo scorso 2 marzo presso l’Auditorium della Fondazione Benedetto XIII, al quale hanno presenziato i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Gravina, Altamura, Santeramo, Poggiorsini, Laterza, Matera e Irsina, oltre ai parlamentari del territorio; i rappresentanti del Consiglio Regionale e del Comitato di Consultazione Popolare.

A quanto detto, si aggiunga che questa municipalità ha un ruolo attivo all’interno del “Tavolo Permanente di Confronto” che si è insediato presso il Comune di Matera costituitosi lo scorso 2 febbraio, che vede la partecipazione della Provincia di Matera e del Parco delle Murge Materane oltre ai Comuni di Rotondella, Grassano, Salandra, Pisticci; Valsinni, Miglionico, Pietrapertosa, Policoro, Montescaglioso, Colobraro, Matera, Altamura, Nova Siri, Laterza, Irsina, Grottole oltreché Gravina in Puglia.

Questo tavolo si è impegnato a perseguire ogni utile iniziativa per dimostrare che la scelta di realizzare un deposito nazionale di rifiuti radioattivi è da considerarsi illegittima, irragionevole e lesiva degli interessi delle comunità locali, in quanto non tiene conto delle caratteristiche geografiche, ambientali, economiche e sociali del territorio, non escludendo di intraprendere la strada di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.
Tanto si doveva per opportuna e doverosa conoscenza e per ripristinare la verità su questi argomenti molto sentiti dalla popolazione.