Turismo
Boom di turismo a Gravina nei primi 9 mesi del 2019
I dati diramati dallo Iat parlano di 15mila ticket, più di metà in estate. Soddisfatto il Consorzio
Gravina - giovedì 10 ottobre 2019
18.28
E' tempo di bilanci per il turismo a Gravina. E i dati dei primi nove mesi registrati dal Consorzio Gravina in Murgia parlano di un vero e proprio boom di visitatori nella nostra città.
Un dato che non può che riempire di soddisfazione gli addetti ai lavori, convinti che la strada intrapresa sia quella giusta. Non va dimenticato, infatti, che nei soli tre mesi estivi sono stati staccati ben 8000 tickets di ingresso ai beni monumentali della città, per un totale di 15mila visitatori paganti dall'inizio dell'anno. Numeri significativi che danno ad intendere come il turismo cresce in maniera esponenziale.
"I visitatori ammirano le bellezze, apprezzano le iniziative e gli eventi, riconoscono il valore del patrimonio artistico e umano della città. Il cambiamento, la qualità, la professionalità degli addetti ai lavori sono nelle cose e avanzano inesorabilmente"- sottolinea il presidente del consorzio Gravina in Murgia, Michele Laddaga.
Secondo i dati diffusi dallo Iat, questa estate a visitare la città di Gravina a luglio sono stati in 1800, ad agosto 2981, mentre i turisti che si sono riversati nella nostra città a settembre sono stati 2990.
Certo i dati vanno letti ed analizzati. Lo sa bene Michele Laddaga che riconosce come il merito del risultato vada attribuito in parte alla vicinanza con la capitale europea della Cultura, con un trend in crescendo già a partire dal 2018, dove i biglietti staccati nell'arco dell'intero anno sono stati circa 11mila.
Sicuramente non sono tutte rose e fiori e non mancano le criticità, come ammette lo stesso Laddaga, che però si proietta in avanti. Adesso, infatti, bisogna guardare al futuro e mettere in campo iniziative che possano consentire di andare avanti anche dopo Matera 2019, perché- spiega Laddaga- "Il turismo non deve rappresentare qualcosa di transeunte e di occasionale ma, consolidandosi, narrare un habitat naturale di Gravina".
E le iniziative in campo riguardano ad esempio l'indizione di un corso di formazione e aggiornamento per guide turistiche abilitate e volontari del settore; una più stretta collaborazione con le scuole; la creazione di una rete tra istituzioni e operatori del settore per rappresentare Gravina come un unicum, con un coordinamento tra le varie realtà, gli eventi e le attività da realizzare e con obiettivi condivisi tra i vari partners ed inoltre la creazione della carta del turista.
Insomma, le cose da fare non sono poche, ma il presidente del Consorzio Gravina in Murgia è convinto che si potranno raggiungere risultati ancor più lusinghieri, con l'impegno ed i lavoro di chi crede nella città di Gravina e non trascorre il proprio tempo solo a denigrarla.
Roberto Varvara
Un dato che non può che riempire di soddisfazione gli addetti ai lavori, convinti che la strada intrapresa sia quella giusta. Non va dimenticato, infatti, che nei soli tre mesi estivi sono stati staccati ben 8000 tickets di ingresso ai beni monumentali della città, per un totale di 15mila visitatori paganti dall'inizio dell'anno. Numeri significativi che danno ad intendere come il turismo cresce in maniera esponenziale.
"I visitatori ammirano le bellezze, apprezzano le iniziative e gli eventi, riconoscono il valore del patrimonio artistico e umano della città. Il cambiamento, la qualità, la professionalità degli addetti ai lavori sono nelle cose e avanzano inesorabilmente"- sottolinea il presidente del consorzio Gravina in Murgia, Michele Laddaga.
Secondo i dati diffusi dallo Iat, questa estate a visitare la città di Gravina a luglio sono stati in 1800, ad agosto 2981, mentre i turisti che si sono riversati nella nostra città a settembre sono stati 2990.
Certo i dati vanno letti ed analizzati. Lo sa bene Michele Laddaga che riconosce come il merito del risultato vada attribuito in parte alla vicinanza con la capitale europea della Cultura, con un trend in crescendo già a partire dal 2018, dove i biglietti staccati nell'arco dell'intero anno sono stati circa 11mila.
Sicuramente non sono tutte rose e fiori e non mancano le criticità, come ammette lo stesso Laddaga, che però si proietta in avanti. Adesso, infatti, bisogna guardare al futuro e mettere in campo iniziative che possano consentire di andare avanti anche dopo Matera 2019, perché- spiega Laddaga- "Il turismo non deve rappresentare qualcosa di transeunte e di occasionale ma, consolidandosi, narrare un habitat naturale di Gravina".
E le iniziative in campo riguardano ad esempio l'indizione di un corso di formazione e aggiornamento per guide turistiche abilitate e volontari del settore; una più stretta collaborazione con le scuole; la creazione di una rete tra istituzioni e operatori del settore per rappresentare Gravina come un unicum, con un coordinamento tra le varie realtà, gli eventi e le attività da realizzare e con obiettivi condivisi tra i vari partners ed inoltre la creazione della carta del turista.
Insomma, le cose da fare non sono poche, ma il presidente del Consorzio Gravina in Murgia è convinto che si potranno raggiungere risultati ancor più lusinghieri, con l'impegno ed i lavoro di chi crede nella città di Gravina e non trascorre il proprio tempo solo a denigrarla.
Roberto Varvara