Vaccini anti-Covid, in Puglia somministrate un milione di dosi
Ma ci sono ancora tanti anziani che attendono il loro turno
martedì 20 aprile 2021
10.08
In Puglia è stata raggiunta e superata la quota di un milione di dosi somministrate per la vaccinazione anti-Covid19. La Puglia - con l'aggiornamento di oggi alle ore è diventata in poco tempo la prima regione italiana con il maggior numero di dosi somministrate, il 92,2%, rispetto a quelle consegnate dal Governo.
Dopo essere stata bersagliata dalle critiche per i ritardi e molti episodi di disorganizzazione, c'è stata sicuramente una notevole accelerazione con la vaccinazione di massa degli over 70. Tanto che la Regione ora chiede al commissario straordinario del governo di garantire le forniture dei vaccini o dovrà necessariamente rallentare.
Nello specifico le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia sono 1.003.336.
Nel dettaglio:
Le percentuali di persone vaccinate per fasce di età sono:
Per la penuria delle dosi, le vaccinazioni della fascia di età tra i 79 e i 60 anni proseguono per i prenotati. Con "La Puglia ti vaccina" basta confermare l'appuntamento già pianificato dalla Regione sulla base della data di nascita e del Comune di residenza registrati in anagrafe sanitaria. Per aderire occorrono codice fiscale, tessera sanitaria e recapito telefonico per eventuali comunicazioni da parte dell'ASL. È possibile conoscere e confermare data e luogo del proprio appuntamento in tre modalità:
Ma c'è ancora una questione irrisolta. Si tratta degli anziani ultraottantenni (addirittura ci sono pure ultranovantenni e centenari), con patologie, non deambulanti o addirittura a letto, che non hanno ancora ricevuto la vaccinazione a domicilio. L'appuntamento prenotato a febbraio è saltato per l'impossibilità della Asl, in quel momento e in quella fase organizzativa, di poter raggiungere le persone a casa. La palla è passata ai medici di medicina generale ma l'organizzazione dei medici lamenta che i vaccini arrivano con il contagocce, in numeri molto limitati da poter soddisfare tutte le prenotazioni.
Dopo essere stata bersagliata dalle critiche per i ritardi e molti episodi di disorganizzazione, c'è stata sicuramente una notevole accelerazione con la vaccinazione di massa degli over 70. Tanto che la Regione ora chiede al commissario straordinario del governo di garantire le forniture dei vaccini o dovrà necessariamente rallentare.
Nello specifico le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia sono 1.003.336.
Nel dettaglio:
Le percentuali di persone vaccinate per fasce di età sono:
- 1 dose over 80 anni Puglia al 81,4% (dato Italia: 80,6%)
- 2 dose over 80 anni Puglia al 48,3% (dato Italia: 39,7%).
- 1 dose 79 anni (Nati nel 1942) Puglia = 66%
- 1 dose 78 anni (Nati nel 1943) Puglia = 65%
- 1 dose 77 anni (Nati nel 1944) Puglia = 53%
- 1 dose 76 anni (Nati nel 1945) Puglia = 47%
- 1 dose 75 anni (Nati nel 1946) Puglia = 44%
- 1 dose 74 anni (Nati nel 1948) Puglia = 28%
- 1 dose 73 anni (Nati nel 1949) Puglia = 25%
Per la penuria delle dosi, le vaccinazioni della fascia di età tra i 79 e i 60 anni proseguono per i prenotati. Con "La Puglia ti vaccina" basta confermare l'appuntamento già pianificato dalla Regione sulla base della data di nascita e del Comune di residenza registrati in anagrafe sanitaria. Per aderire occorrono codice fiscale, tessera sanitaria e recapito telefonico per eventuali comunicazioni da parte dell'ASL. È possibile conoscere e confermare data e luogo del proprio appuntamento in tre modalità:
- piattaforma lapugliativaccina.regione.puglia.it servizio online, con possibilità di stampare il promemoria e il modulo di consenso informato
- numero verde 800.71.39.31,attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20
- farmacie accreditate al servizio FarmaCUP.
Ma c'è ancora una questione irrisolta. Si tratta degli anziani ultraottantenni (addirittura ci sono pure ultranovantenni e centenari), con patologie, non deambulanti o addirittura a letto, che non hanno ancora ricevuto la vaccinazione a domicilio. L'appuntamento prenotato a febbraio è saltato per l'impossibilità della Asl, in quel momento e in quella fase organizzativa, di poter raggiungere le persone a casa. La palla è passata ai medici di medicina generale ma l'organizzazione dei medici lamenta che i vaccini arrivano con il contagocce, in numeri molto limitati da poter soddisfare tutte le prenotazioni.