Un esempio di integrazione e non solo diventano motivo di discussione

Giungono precisazioni da Palazzo di Città. L'amministrazione si ritrova a dover giustificare alcune sue scelte

venerdì 2 settembre 2011
A seguito di un commento del Movimento Civico Gravinese ad un articolo della nostra testata sulla festa di fine ramadan, l'amministrazione ci tiene a dare alcune precisazioni sulle accuse a lei rivolte in merito al loro non tener conto delle tante famiglie che non possono acquistare il pane ed il latte perché ormai sotto la soglia della povertà, ma solo di pensare a mangiare (con termini offensivi).

"Giustificare una presenza a seguito di un invito pervenutoci dalla comunità dei migranti ospitata presso il centro Benedetto XIII ha del paradossale e grottesco.
Un motivo di vanto e di prestigio per l'intera nostra comunità la scelta della città di Gravina, tra le tante in Puglia ad ospitare i migranti, per festeggiare la chiusura del ramadan e la presenza di illustri personalità provinciali e regionali ne è la riprova.
Un invito rivolto unicamente al Primo Cittadino e all'Ass.re con delega alla Protezione Civile, Michele Lamuraglia. Per impegni istituzionali del Sindaco a rappresentare il Governo cittadino il Vice sindaco, Antonio Masiello.
Per qualcuno apprendere queste informative sembra quasi un motivo di vita. Ben lieti di soddisfare ogni dubbio, come sottolineiamo, anche se non ve n'é necessità alcuna, che la manifestazione non ha avuto nessun costo per la collettività" – queste le precisazione dell'amministrazione.

A lasciare senza parole l'amministrazione anche le continue richieste di informazioni sull'amianto, tema affrontato in una nota ufficiale nella quale si informava la città che, a seguito dell'enorme quantitativo di amianto e di altri rifiuti pericolosi rinvenuti all'interno del territorio comunale, gli uffici competenti, dopo numerosissimi sopralluoghi, nelle settimane scorse hanno dato mandato ad una ditta specializzata di redigere il "piano di smaltimento", che è in fase di elaborazione e che richiede un iter amministrativo e di verifiche molto lungo perché si è in presenza di un reato penale.

"L'iter terminerà, appena l'ASL effettuati i prelievi, campionamenti e successive analisi del rifiuto, darà il consenso per la bonifica dell'area, la rimozione e lo smaltimento del particolare. Per il mese di settembre dovrebbero iniziare le operazioni di bonifica, avendo il Comune di Gravina, già posto in bilancio la somma necessaria, somma ingente che si addiziona a quelle già utilizzate in passato per bonificare altre aree della città" – questo quanto si legge nella nota.

L'amministrazione si dichiara aperta a qualsiasi tipo di discussione che voglia concludersi con la risoluzione di problemi che affliggono la collettività ma altrettanto stanca di ricevere attacchi insensati.