Ministra Cartabia ha firmato: chiude ufficio del giudice di pace a Gravina

Per "criticità funzionali e operative". Pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale

venerdì 14 gennaio 2022 11.04
A cura di ONOFRIO BRUNO
L'ufficio del giudice di pace di Gravina cessa di funzionare e le relative competenze sono attribuite all'ufficio del giudice di pace di Bari. Non c'è più nulla da fare per il mantenimento della sede. Sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto del Ministero della giustizia con oggetto "Esclusione dell'Ufficio del giudice di pace di Gravina di Puglia (circondario di Bari) dall'elenco delle sedi mantenute", a firma della ministra della giustizia Marta Cartabia.

Dopo la riforma del 2014, gli uffici del giudici di pace vengono mantenuti nei Comuni se gli enti locali provvedono a mettere a disposizione la sede e il personale, adeguatamente formato. A Gravina, soprattutto negli ultimi anni, la situazione si è fatta sempre più precaria. E alla fine l'ufficio del GdP di Gravina cessa per "criticità funzionali e operative".

La sequenza delle ultime vicende è riportata nella narrativa del provvedimento. Infatti, si legge: "come rappresentato dal Presidente del Tribunale di Bari con successive note a far data dal 21 ottobre 2019, presso l'Ufficio del giudice di pace di Gravina di Puglia si registrano gravi disfunzioni nella erogazione del servizio giudiziario, determinate oltre che dalla insufficiente consistenza numerica e dai prolungati periodi di scopertura del personale di supporto all'attività giurisdizionale, dal continuo suo avvicendamento e dalla consequenziale inadeguata formazione per lo svolgimento delle funzioni giudiziarie".

Quindi si legge ancora: "Preso atto che, per quanto emerso dalle successive interlocuzioni con il Presidente del Tribunale di Bari, responsabile del coordinamento dell'Ufficio del giudice di pace di Gravina di Puglia ai sensi dell'art. 5 della legge 28 aprile 2016, n. 57, l'ente responsabile per il mantenimento non assicura, in autonomia e senza soluzione di continuità, il regolare svolgimento del servizio giudiziario presso la sede in questione; Valutato che il medesimo presidente ha più volte rappresentato la mancata assunzione da parte del Comune di Gravina di Puglia di determinazioni risolutive, idonee a sanare le criticità più volte segnalate, ribadendo, con nota del 7 settembre 2020, l'insufficiente consistenza numerica, attuale e perdurante, dell'organico del personale assegnato all'ufficio del giudice di pace".

La situazione, tuttavia, non è cambiata. Anzi, il 16 settembre 2020 "il Presidente del Tribunale di Bari ha evidenziato ulteriori criticità operative e gestionali dell'Ufficio del giudice di pace di Gravina di Puglia, con riferimento alla assegnazione del personale amministrativo allo svolgimento di funzioni diverse da quelle giudiziarie, disposta dall'ente locale in autonomia ed in mancanza delle necessarie e preventive interlocuzioni con il medesimo presidente, responsabile del coordinamento dell'ufficio ai sensi del gia' citato art. 5 della legge 28 aprile 2016, n. 57".

"Gravi disfunzioni ai servizi di cancelleria" sono state segnalate anche dall'Ispettorato generale che il 20 settembre scorso che rilevava "una condizione di sostanziale paralisi dell'erogazione del servizio giustizia, evidenziando pertanto, la mancanza dei presupposti necessari al mantenimento del presidio giudiziario, così come più volte richiesto dal Presidente del Tribunale di Bari".

Alla fine dell'istruttoria, il ministro ha deciso che "le criticità funzionali e operative rilevate dal Presidente del Tribunale di Bari rendono necessario escludere l'Ufficio del giudice di pace di Gravina di Puglia dall'elenco delle sedi mantenute con oneri a carico degli enti locali, specificatamente individuate dal decreto ministeriale 10 novembre 2014 e successive modificazioni".

Il decreto entra in vigore il 27 gennaio.


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