Fondazione, altro rinvio per le nomine

In videoconferenza non è possibile il voto segreto del consiglio comunale

sabato 19 dicembre 2020
Ancora un rinvio per la nomina dei consiglieri in seno al consiglio di amministrazione della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi. Il Consiglio Comunale, in seduta a distanza, infatti, ha nuovamente rinviato il punto per l'impossibilità ad esprime un voto segreto, così come previsto dalla legge, poiché la piattaforma utilizzata per lo svolgimento dei consigli comunali in videoconferenza, non lo prevede.

Ancora un rinvio, dunque, per un punto, richiesto da un quinto dei consiglieri comunali, che oramai è presente all'ordine del giorno da più di un anno e che puntualmente è stato rimandato, anche quando le sedute dell'assise si svolgevano in presenza. Una situazione stigmatizzata dalla opposizione, che ha evidenziato come il punto creasse imbarazzo alla maggioranza. "La questione non è esclusivamente tecnica o procedurale -ha detto Michele Lorusso-. Questo punto non viene portato a termine perché non c'è in maggioranza la quadra del cerchio".

Anche fuori dall'aula comunale, sui social, a più riprese, si è malignato che la poltrona di Presidente della Fondazione fosse oggetto di scambio politico: promessa a più forze politiche dal sindaco, per tenere coesa la sua maggioranza. Nihil sub sole novum ("Niente di nuovo sotto il cielo"): accuse da sempre circolate nelle stanze del governo municipale e nella città, anche nelle passate legislature, ma che, questa volta, a causa dei numerosi rinvii, hanno preso sempre più corpo.

Sulla questione è intervenuto il sindaco che non si è nascosto dietro un dito. "E' inutile nascondersi- ha confessato il primo cittadino- sulla Fondazione nelle passate sedute consigliari non eravamo pronti. Adesso però c'è convergenza sulle proposte". Affermazione che spiega la richiesta, giunta da più parti anche tra i banchi della maggioranza, di portare a termine questo punto. Fissare una data e organizzare una votazione in presenza, al più presto, per poter dotare l'ente morale dei nuovi rappresentanti.

Anche perché la proroga delle cariche non può durare all'infinito. "Ecco perché- ha ribadito Cardascia, ricordando il ruolo di indirizzo che il consiglio comunale dà alla Fondazione attraverso i suoi rappresentanti- dobbiamo onorare il nostro impegno istituzionale e dare seguito ad una richiesta di democrazia".

Adesso la palla passa nelle mani della presidenza del consiglio che dovrà stabilire le modalità e le condizioni per poter svolgere una votazione in presenza, nel più breve tempo possibile, cosi da dotare la Fondazione di nuove figure che siedano all'intero del consiglio di amministrazione dell'ente morale.