Dieci regole per una corretta alimentazione

Il Decalogo alimentare della dott.ssa Rita Raguso distribuito in fiera

lunedì 24 aprile 2023
Il cibo nel piatto va servito sano e consapevole. Dove, invece, s'accalcano bombe di zuccheri, bibite gassate, grassi saturi e sale in grandi quantità, si annidano inevitabilmente complicanze. Ben consapevole dei pericoli legati alla cattiva alimentazione e spinta dalla necessità di favorire una cultura della prevenzione tra i cittadini, baluardo di una migliore qualità di vita, la dottoressa Rita Raguso, pediatra di libera scelta a Gravina, referente del Distretto 4, FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) ha deciso di veicolare il messaggio della salute attraverso un decalogo a misura di tutte le tipologie di commensali: bambini, adulti, uomini e donne. Del resto, scegliere e selezionare gli alimenti non è solo questione di grassi o calorie. «Il ruolo principale del pediatra è la prevenzione - spiega la dott.ssa - già dai primi mille giorni di vita (periodo che va dal concepimento al secondo anno di vita) si gettano le basi dello stile di vita corretto, perché in questa fase l'intervento nutrizionale può condizionare la salute del futuro adulto.

La prevenzione, quindi, inizia proprio a tavola: una corretta e sana alimentazione è il primo passo che tutti dobbiamo compiere per una buona salute. I consigli alimentari presenti nel decalogo mirano a privilegiare un consumo oculato del cibo per evitare spreco alimentare e cibo spazzatura». Il decalogo, un vademecum utile a prevenire comportamenti sbagliati a tavola e, insieme, un incentivo a consumare principalmente i prodotti che la terra di Puglia generosamente offre, sarà distribuito in occasione della 729esima edizione della Fiera regionale di San Giorgio. «Leggere le etichette - conclude la dott.ssa Raguso - aiuta a scegliere gli alimenti senza essere scelti dal cibo». Con un linguaggio semplice e acuto allo stesso tempo, il decalogo figlio della sensibilità della dottoressa Raguso, diventa occasione per avere maggiore cura del proprio corpo, senza rinunciare a «un bicchiere di vino e verdeca» assolutamente consentiti.