Chiude la mostra "Sguardo nella memoria"
Amendolara deluso dagli studenti
sabato 1 marzo 2014
13.00
Si conclude oggi la mostra fotografica "Sguardo nella memoria" organizzata dall'associazione Benedetto XII presso i saloni del liceo scientifico "Giuseppe Tarantino" di Gravina al fine di avvicinare gli studenti gravinesi alla storia di Gravina attraverso gli scatti fotografici messi a disposizione dall'associazione. Uno degli obiettivi è quello di realizzare la "rivoluzione delle immagini" per accrescere con le stesse, dunque usando anche i social, la conoscenza di Gravina.
Un'iniziativa organizzata sotto i migliori auspici, come aveva spiegato il presidente dell'associazione Piero Amendolara.
Per arricchire l'iniziativa e portare a casa risultati ottimali, dopo aver prolungato l'istallazione della mostra per tutto il mese di febbraio, i soci della Benedetto XIII hanno organizzato un incontro al liceo scientifico proprio con i ragazzi, per discutere con loro di come valorizzare e apprezzare le bellezze cittadine.
Allo stesso Amendolara era affidato il compito di illustrare il lavoro che da oltre 10 anni svolge la Benedetto XIII, cercando di trasmettere ai giovani quanto sia emozionante andare alla scoperta dei tesori nascosti e quanto sia gratificante condividere questa ricchezza, non solo con i turisti, ma soprattutto con i propri concittadini.
Il professor Giovanni Pacella, invece, si è dilungato in una interessante lezione di storia illustrando ai ragazzi le diverse epoche che si sono succedute su questo territorio e i diversi segni storici che testimoniano il passato glorioso della città.
Argomenti che però non hanno dato i risultati sperati visto che le poche classi che hanno deciso di partecipare all'incontro sono apparse disinformate e poco interessate.
"In realtà siamo un po' delusi dall'incontro visto che non abbiamo riscontrato, tanto tra i ragazzi quanto tra gli insegnanti, il feedback sperato".
Nonostante tutto Amendolara e soci non demordono e annunciano altre iniziative per i prossimi mesi: "Gravina è bella e merita di essere conosciuta e noi non ci stancheremo mai di dirlo".
Un'iniziativa organizzata sotto i migliori auspici, come aveva spiegato il presidente dell'associazione Piero Amendolara.
Per arricchire l'iniziativa e portare a casa risultati ottimali, dopo aver prolungato l'istallazione della mostra per tutto il mese di febbraio, i soci della Benedetto XIII hanno organizzato un incontro al liceo scientifico proprio con i ragazzi, per discutere con loro di come valorizzare e apprezzare le bellezze cittadine.
Allo stesso Amendolara era affidato il compito di illustrare il lavoro che da oltre 10 anni svolge la Benedetto XIII, cercando di trasmettere ai giovani quanto sia emozionante andare alla scoperta dei tesori nascosti e quanto sia gratificante condividere questa ricchezza, non solo con i turisti, ma soprattutto con i propri concittadini.
Il professor Giovanni Pacella, invece, si è dilungato in una interessante lezione di storia illustrando ai ragazzi le diverse epoche che si sono succedute su questo territorio e i diversi segni storici che testimoniano il passato glorioso della città.
Argomenti che però non hanno dato i risultati sperati visto che le poche classi che hanno deciso di partecipare all'incontro sono apparse disinformate e poco interessate.
"In realtà siamo un po' delusi dall'incontro visto che non abbiamo riscontrato, tanto tra i ragazzi quanto tra gli insegnanti, il feedback sperato".
Nonostante tutto Amendolara e soci non demordono e annunciano altre iniziative per i prossimi mesi: "Gravina è bella e merita di essere conosciuta e noi non ci stancheremo mai di dirlo".