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La città

San Giuseppe, orrore per sei cuccioli bruciati vivi

La denuncia della Lega del cane "Basta con la violenza e con l'omertà"

Violenza gratuita.

Questo il sunto di quanto accaduto nella serata di mercoledì durante il tradizionale falò dedicato a San Giuseppe presso la zona artigianale di Gravina.
La denuncia corre su facebook ad opera delle volontarie della Lega del cane che, avuto notizie del crudele episodio, hanno gridato tutta la loro indignazione.
"Il falò di San Giuseppe si è trasformato in un rogo assassino per 6 cuccioli di cane, strappati alla povera madre – scrive Lucia Pallucca, presidente della Lega - A due giorni dalla manifestazione per la legalità, questo orrore si presenta in tutta la sua bruttura ed efferatezza. Non si fanno ancora nomi, ma tanta gente ha visto e tace. Noi volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane Gravina non siamo più disposti a sopportare più questa violenza, nè tanto meno l'omertà che in queste occasioni va a legittimare comportamenti a dir poco deplorevoli".

"Il mio appello è rivolto a tutti. In primo luogo a tutte le autorità militari e civili – continua la presidente - Ma anche a tutti i cittadini che come noi sono stati invasi dallo sdegno, dalla rabbia e dal dolore di fronte a tanta crudeltà. Ci sarà sicuramente chi scrollerà le spalle, pensando che l'orrenda fine dei cuccioli non li riguarda. D'altra parte si tratta di cani di nessuno, destinati a fare una vita da poveri randagi. Chi la pensa in questo modo neppure lontanamente viene sfiorato dal dubbio che una persona, adulto o minore che sia, capace di un gesto così barbaro non avrà molte remore ad infierire su un essere umano, soprattutto se debole e incapace di difendersi. Ed allora diciamo basta e cerchiamo di dare una mano alla giustizia e, soprattutto, al senso di umanità".
Secondo una prima ricostruzione diffusa proprio dalle volontarie della Lega, i protagonisti dell'insano gesto sarebbero stati alcuni ragazzini presenti alla manifestazione con i loro genitori, che avrebbero raccolto i cuccioli e li avrebbero lanciati nel fuoco. A bruciare vivi sotto lo sguardo disperato della povera cagna che non è riuscita a salvare nessuno dei suoi cuccioli.

Al momento la denuncia non è ancora stata formalizzata dinanzi alle forze dell'ordine ma la condanna è unanime. "Non è la prima volta che succedono queste cose" racconta la presidente ricordando un altro caso, quello del piccolo Malvin, un cucciolo ferito con un arma da fuoco e poi investito da una macchina prima di essere ritrovato in fin di vita in una buca, alla periferia di Gravina.
"Per fortuna atti di questo genere e di questa brutalità non si registrano di frequente ma non sono pochi i casi di maltrattamento verso gli animali che quotidianamente registriamo in paese. Ed è davvero sconfortante per una società che si dice civile" conclude Lucia Pallucca.
Parole di indignazione si sono levate nei confronti degli esecutori dell'ignobile gesto, ma le critiche non hanno risparmiato nemmeno coloro che hanno visto e non ha denunciato, e soprattutto contro chi non ha fermato quelle mani, tanto piccole eppure già così crudeli.
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