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Politica

Primo consiglio comunale con la neo giunta ma senza l'Udc

Approvati il rendiconto dell'esercizio finanziario 2014 e l'adesione alla DE.C.O.

Notti bianche in Municipio, con il consiglio comunale.

L'approvazione del riequilibrio di gestione 2014, passato con i voti della maggioranza, l'accordo bipartisan del regolamento sui prodotti tipici e alcune polemiche politiche vecchie e nuove tra sindaco ed esponenti del consiglio sono i punti salienti dell'ennesima seduta trascinatasi fino a ora tarda.
In apertura, la presentazione della neonata giunta con la precisazione del primo cittadino Alesio Valente, che assicura: "Ai sei assessori ne aggiungeremo un settimo da individuare nell'Udc". Propositi che si infrangono qualche ora più tardi contro le parole del capogruppo dell'Udc Michele Lamuraglia: "L'Udc non fa parte della giunta per una precisa scelta del nostro partito. Sino a quando non si chiariranno bene alcuni passaggi che non ci sono piaciuti noi siamo fuori. Inoltre - aggiunge l'ex assessore al bilancio - tutti i provvedimenti sin qui approvati dalla giunta non hanno avuto il contributo dell'Udc" chiude il consigliere auspicando un chiarimento con sindaco e maggioranza "su questioni politiche importanti".

A seguire, è toccato a Domenico Leanza motivare il passaggio da Sel al Gruppo Misto: "Sel non esiste più per questo non mi sembrava il caso di restare in quel gruppo - chiarisce il consigliere che aggiunge - nel Gruppo Misto ci sono diverse anime, persone con percorsi differenti. Inoltre io non ho ex compagni solo compagni che hanno preso diverse direzioni". Il consigliere di minoranza, ha inoltre sollecitato il consultivo a preparare una bozza del piano commerciale di zona, presentato nell'ultima edizione della campionaria gravinese. A proposito di Fiera San Giorgio, il capogruppo del Pd, Sante Giordano ha ricordato l'importanza della costituzione dell'Ente Fiera come fonte di occupazione.

I lavori entrano nel vivo con un rinnovato botta e risposta tra Valente ed il consigliere Lorenzo Carbone. Il consigliere torna a richiedere i rendiconti sui Laboratori di rigenerazione urbana, l'accesso agli atti sulla convenzione tra Consip e Comune, sul bando dei rifiuti solidi urbani ed infine, una copia dei documenti sottoscritti da Consip, Aro e Unicam. Frecciate alle quali Valente fa scudo spiegando di aver avviato le richieste per recuperare i documenti, invitando pure l'ex esponente del Fli a partecipare alle attività di Lab Gravina 2020.

Per quanto riguarda la Quinta commissione consiliare, Angelo Petrara dai banchi dell'opposizione, chiarisce la necessità di ristabilire un rapporto di equità tra i componenti di maggioranza e minoranza all'interno dell'organo dedicato alle politiche del lavoro e del sociale. Pertanto la surrogazione di Leanza al presidente del consiglio, Giacinto Lupoli - in stand by per motivi personali - viene approvata.

Pollice in su anche per il Rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario del 2014, già approvato dalla scorsa amministrazione ed illustrato dal neo assessore delegato al bilancio ed ai tributi, Liborio Dibattista. Nella relazione è emerso un avanzo di amministrazione di 2.300.000 mila euro, con l'attività amministrativa risultata conforme alle linee del bilancio di previsione. Patto di stabilità rispettato e conti che quadrano ma è il consigliere di opposizione, Salvatore Angellotti a svuotare di significato delle cifre che a suo dire non vengono impiegate per il bene della gente. Angellotti inoltre, incalza facendo riferimento al piano sociale di zona ed al mancato rispetto delle rendicontazioni da parte di Asl e Comune di Altamura: "I nostri cittadini non sanno che possono usufruire di determinati servizi che ignorano completamente. Dobbiamo preoccuparci dei loro reali bisogni".

Dopo la pausa, alle 23.45 l'aula torna ad animarsi. Poco indovinata, secondo molti la scelta di convocare il consiglio in serata. "Orari stabiliti nelle riunioni dei capigruppo", rispondono all'unanimità Valente e Lupoli. Approvati poi, i punti riguardanti il regolamento per il controllo delle società partecipate e relativo piano operativo di razionalizzazione. Stessa cosa per la mozione presentata dall'assessore Michele Naglieri, responsabile di turismo e agricoltura. Istituire la DE.C.O. (denominazione comunale) con la quale il Comune diventa garante della qualità di un prodotto esclusivamente locale. Petrara e Giordano tuttavia, sostengono che il marchio debba tipizzare il territorio del Parco dell'Alta Murgia. "In quesot modo verrebbe a mancare la tipicità comunale", fa loro eco Naglieri. Intanto il punto passa con la riserva di modificare una particella del documento che attesti il parere vincolante degli esperti, chiamati ad effettuare un controllo di qualità sul prodotto da candidare alla certificazione.

Parzialmente discussi ma rinviati alla prossima riunione, i punti riguardanti l'apertura di attività commerciali non più soltanto in edifici ritenuti di interesse storico, ma in cantine ed ipogei di strutture costruite dopo il 1942. A sospendere le decisioni in merito, le obiezioni di Cardascia e Petrara: l'uno, sull'impossibilità per i diversabili di fruire locali che si sviluppano in cavità sotterranee e l'altro, sul limite temporale imposto.
  • Alesio Valente
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