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La città

Podista aggredito da due pitbull al bosco

dodici giorni di prognosi e ferite su tutto il corpo per Carlo Cicala

"Ho visto la morte con gli occhi".

Dopo diversi giorni dal terribile incidente, Carlo Cicala è ancora scosso. La paura scuote ancora la sua voce mentre cerca di ricordare i momenti della spaventosa aggressione subita da parte di due cani che gli hanno provocato numerose ferite su tutto il corpo.
L'accaduto risale a domenica 29 marzo, una domenica mattina come tante ce ne sono state nella vita di un appassionato podista che ama passare qualche ora all'area aperta e tra i sentieri del Bosco Difesa Grande.
Domenica scorsa, però, qualcosa è andato storto. Mentre il signor Cicala era impegnato nel suo allenamento come sempre lungo una delle stradi principali del polmone verse, all'improvviso, è stato raggiunto e assalito da due pitbull adulti.
"Avevo già notato questi cani perché altre volte mentre passavo si erano avventati contro di me. Non mi era preoccupato perché i cancelli della villa erano chiusi e poi quasi sempre interveniva il proprietario a richiamarli". Domenica scorsa però i due animali sono riusciti a sfuggire all'attenzione dei proprietari e ad uscire fuori dalla masseria per avventarsi contro l'uomo.
"Sono stati momenti terribili ho davvero pensato di morire".
"Mentre cercavo di difendermi dai morsi e mentre urlavo nella speranza di essere soccorso, mi sono accorto che uno dei due animali cercava di mordermi al collo così gli ho dato un pugno sul muso, ma non è bastato ad allontanarlo. I due animali sembravano inferociti".
E in effetti sono tanti i morsi sul corpo del malcapitato podista. Spalle, bacino, polpacci segnati dai denti e dalle unghia dei due grossi cani. Dopo il ricovero in ospedale, i sanitari hanno emesso una prognosi di 12 giorni oltre a prescrivere cure antibiotiche e calmanti per lenire i dolori riportati dopo l'aggressione.

"Mi avrebbero sbranato se non fosse arrivato un amico che mi ha salvato" continua Cicala mentre racconta il momento in cui ha visto arrivare un macchina.
"L'uomo alla guida, la persona che mi ha salvato la vita, in un primo mento aveva paura di scendere dalla macchina perché si era reso conto della pericolosità dei cani ma poi per fortuna ha avuto il coraggio di scendere per aiutarmi a cacciarli".
Urla e rumori che finalmente hanno richiamato l'attenzione dei custodi della villa a cui è stato facile placare gli animali.
"Sono davvero spaventato e dispiaciuto. I dottori mi hanno dato 12 giorni di prognosi ma so che me ne serviranno molti di più per tornare a correre in quel posto" conclude affranto Carlo Cicala.
Preoccupazione e amarezza condivisa con gli amici dell'associazione Gravina Festina lente, habitué del bosco Difesa Grande che anche attraverso i social si sono stretti intorno allo sfortunato podista: "Stramilano, Maratona dell'Adriatico e Spaccanoci sono stati gli eventi sportivi del nostro weekend, ma oggi anziché parlare di noi vogliamo essere solidali con Carlo Cicala, che ieri ha subito un aggressione da parte di un branco di cani. Non sta a noi giudicare l'accaduto, ma Carlino è un po' il simbolo di tutti coloro che a fronte di molteplici sacrifici cercano uno spazio per allenarsi. Le sue ferite si riflettono un pò su tutti i podisti di Gravina, che senza avere strutture specifiche si impegnano a coltivare la propria passione dove e come meglio possono.

Ci stringiamo a lui augurandogli una pronta guarigione ed aspettandoci di rivederlo quanto prima sulle strade al ritmo dei suoi passi".
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