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Politica

Peragina coordinatore del Gruppo misto

Progetti e proposte per nobilitare l'azione politica di Mazzarella e company

Nel marasma dei partiti politici tra divisioni, revisioni e ritorni di fiamma c'è un gruppo che da qualche giorno scoppia di salute: il Gruppo misto ovvero l'unione tra Vito Mazzarella, Giacinto Lupoli, Giuseppe Mazzilli, Michele Tedesco a cui si sarebbe aggiunto nell'ultimo mese, ma non è stato sino ad ora ufficializzato, Mimmo Leanza. Nati per caso, riunitisi per necessità, hanno fatto della "diversità di provenienza" un pilastro che li unisce e oggi, sembrano l'unico gruppo stabile su cui si poggia l'amministrazione Valente.
Di ritorno da Roma, dove è stato celebrato un consiglio comunale per chiedere il ritiro dell'Imu agricola e dove "Gravina ha raccolto l'ammirazione di tanti altri comuni d'Italia perché davvero siamo stati vicini agli agricoltori e abbiamo messo in campo un'iniziativa importante per il nostro futuro " commenta Vito Mazzarella rispondendo piccato a quanti hanno definito l'iniziativa uno spreco di denaro pubblico, si sono dotati anche di un coordinatore.
L'obiettivo è quello di "nobilitare" la loro iniziativa politica e di non passare sempre "da sfascia famiglie".

Il designano è uno degli uomini più discussi degli ultimi giorni: Giuseppe Peragina, una vita nel partito socialista e tante storie da raccontare da protagonista di tante amministrazioni. Da ultimo presidente del consiglio dell'amministrazione guidata da Giovanni Divella prima di inabissarsi nella società civile.
"In realtà non mi sono mai allontanato – spiega Peragina - semplicemente si è dissolto il partito in cui ho militato per tanti anni ma la politica per me è una passione e ho sempre seguito le vicende politiche gravinesi".
A Peragina, che riveste anche il ruolo di porta voce, è affidato il compito di coordinare le iniziative del gruppo. L'obiettivo è quello di migliorare l'immagine che la gente ha del Gruppo misto "perché per troppo tempo si sono riversate su alcuni consiglieri tutte le colpe delle varie vicende politiche che hanno segnato questa amministrazione. Il nostro obiettivo è quello di fare proposte e non di fare proteste. Non vogliamo creare ancora subbugli, al contrario vogliamo dare slancio al lavoro della pubblica amministrazione".
Come?
"Abbiamo già incontrato i dirigenti dell'ufficio tecnico per capire a che punto sono su alcuni progetti importanti. Siamo convinti che non servono grandi programmi ma occorre da subito realizzare due o tre progetti che ridiano fiducia all'amministrazione" spiega Peragina.
Per ora le idee sono focalizzate sull'azione amministrativa, difficile al momento pensare ad un futuro politico e alla nascita di un possibile partito visto che "siamo solo all'inizio di un percorso e per ora non ha senso correre" frena l'ex socialista che risponde con un sorriso alle ultime notizie di cronaca politica secondo cui sulla sua candidatura ad assessore il resto della maggioranza avrebbe risposto con un corale: "No Grazie".

"A me non interessano queste cose e temo che ancora meno interessino ai cittadini. Sono questioni che fanno parte della dialettica politica e lì devono rimanere senza condizionare l'azione di una giunta" risponde cauto l'ex presidente del consiglio.
E nemmeno le ultime sfilettate social contro il neo assessore nonché cognato Salvatore Iacovetti, sono in grado di scalfire la calma di Peragina: "Ribadisco, le chiacchiere non mi interessano. Certo non è pensabile che io non sostenga l'assessore del Gruppo misto ma del resto non è pensabile che gli assessori lavorino soli. Hanno bisogno dell'appoggio e delle progettualità dei partiti" conclude prima di lanciare un'idea.
"Credo che gli assessori debbano mettersi innanzitutto a disposizione degli uffici. La pianta organica è sottodimensionata e abbiamo dipendenti oberati di lavoro quindi sarebbe auspicabile che i neo assessori mettano a disposizione le loro professionalità senza costringere il Comune a pagare le consulenze ai professionisti esterni".
E prima dei saluti un'ultima battuta: "Comunque, per quanto riguarda Iacovetti non è uno sprovveduto, è un professionista e ha una consolidata esperienza, non ha bisogno di dettati" conclude con un altro sorriso sornione.
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