Passio Christi nel cuore della città

La Settimana Santa si apre con un appuntamento importante.

E' la Passio Christi che racconta, in una chiave suggestiva anche per i non credenti, la storia di un uomo che sotto il peso della croce cammina incontro al suo destino. Un destino di morte, quello di Gesù, che verrà rievocato sabato 12 aprile, con una rappresentazione che fu ideata molti anni fa da Don Angelo Casino e che ora i giovani della parrocchia Madonna delle Grazie, guidati da Don Giovanni Bruno hanno deciso di rispolverare. Una tradizione (giunta alla sua quarantatreesima edizione) trasformata in un evento patrocinato dal Comune di Gravina, dalla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e sponsorizzato da molti commercianti gravinesi e non solo. Tutti gravinesi sono anche i cento figuranti che vi prenderanno parte.

L'appuntamento è fissato alle 18, in piazza Padre Pio nei pressi della stazione ferroviaria, da dove partirà il lungo corteo che attraverserà le vie principali del centro abitato sino a piazza della Repubblica, per poi raggiungere Calata San Michele alle 20.
La ricostruzione scenica dell' Ultima cena, infatti, è ambientata nella chiesa di San Michele delle Grotte. Il percorso scenico si snoderà lungo le vie del centro storico gravinese - rione Fondovito, Calata San Giovanni Evangelista, via Marconi, piazza Notardomenico - per culminare in piazza Benedetto XIII, con l'allestimento della crocifissione.

"Grazie all'aiuto degli stessi fedeli, più che mai volenterosi e pieni di entusiasmo" racconta don Giovanni Bruno, "ho colto l'occasione per organizzare un altro evento complesso che porta via tempo ed impegno di risorse umane, sfidando le difficoltà economiche al fine di far rivivere e di conseguenza, far conoscere a tutti, il grande mistero della nostra salvezza, dall'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli fino alla resurrezione" e conclude, "testimonianza della resurrezione degli esseri umani, che non devono mai lasciarsi rubare la speranza nell'epoca di crisi che ci attanaglia, proprio come afferma Papa Francesco".