il guaio
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La città

La Band Il Guaio a Sanremo Giovani

Domani il verdetto della giuria

Tre giovani artisti gravinesi accomunati dal sogno tangibile di partecipare al Festival della canzone italiana di Sanremo 2016. Stiamo parlando della band "il Guaio", composta da Alessandra Costantiello, Michelangelo Angiulli e Tatiana Ariani. I tre ragazzi stanno vivendo un'esperienza incredibile che, se si dovesse concludere positivamente, li vedrà partecipare al Festival di Sanremo tra i sei cantanti per la categoria "Nuove proposte". La band, che si è presentata con il brano "La Tempesta", è in attesa dell'esito della giuria capitanata dal direttore artistico Carlo Conti che stanno valutando tra 60 brani di altrettanti cantanti.

Il gruppo è nato come evoluzione di un reading musicale basato su un libro di poesie intitolato "Sono un vulcano" scritto da Michelangelo Angiulli, illustrato da Tatiana Ariani e recitato da Alessandra Costantiello. Proprio durante i vari reading, ai tre artisti è venuta l'idea di creare un vero spettacolo audiovisivo che unisse il live painting di Tatiana alla musica: è così che è nato "il Guaio", tra le mura di casa di nonna Lucia.

Come state vivendo quest'avventura?
In realtà non la stiamo ancora vivendo, siamo in un limbo, una terra tra sogno e "nonsogno", una terra di non coscienza. È come se fossimo tornati bambini, inconsapevoli che il fuoco scotta.

Come è nata l'idea di partecipare al Festival di Sanremo?
Per istinto, o forse con l'aspirazione, in un giorno di inizio ottobre, proprio a pochi giorni dalla scadenza del bando di iscrizione. Certo è che non era nei nostri immediati progetti. Nel giro di pochi giorni abbiamo scritto e registrato il brano "La Tempesta" e, dopo averla proposta all'etichetta discografica "Minus Habens", abbiamo ipotizzato che proporla a Sanremo non sarebbe stata una brutta idea. Tutto (videoclip e iter per l'iscrizione) è stato fatto proprio alla velocità della "Tempesta".

Tornando a "La Tempesta", il testo è stato scritto e composto da voi?
La canzone è stata scritta da Michelangelo Angiulli.
Come tutti i nostri brani, "La Tempesta" è nata prima solo piano e voce e in seguito abbiamo dato inizio alla sua trasformazione vera e propria secondo il nostro stile. In questa fase il nostro cantautorato si unisce alle sonorità elettroniche che ci contraddistinguono.
Il testo parla di una tempesta, o meglio di un evento che si preannuncia ma che in realtà non arriva mai. Resta, dunque, la sospensione, il limbo di chi rimane ad aspettare dall'altra parte magari proprio da una finestra. Questo evento, una persona, uno scarto, una meraviglia perde sempre più i suoi connotati diventando "acqua che non scorre e fuoco che non brucia". In realtà quello che si aspetta, spesso non è qualcosa che arriva dall'esterno, ma deve partire da noi, da dentro.

Riguardo il vostro stile musicale, secondo voi il vostro genere può essere innovativo per un palcoscenico com'è quello del festival sanremese?
A noi piace giocare con indietronica e cantautorato italiano. Ci piace l'idea di presentare un genere "lontano" da quello a cui sono abituate le nostre orecchie, l'idea di vestirlo con testi italiani, l'idea di farlo sentire a casa. Ed è per questo che ci definiamo "electro-domestic-indie". Lo definiremmo un fatto in casa sartoriale, per quanto minuziosamente prestiamo attenzione ai dettagli, nonostante i pezzi nascano in casa. Quindi sì, può essere un genere innovativo per un palcoscenico com'è Sanremo.

Il livello musicale e di competitività è alto?
È Sanremo e quindi come tale è ovvio che il livello artistico è altissimo. Siamo onorati di essere stati selezionati fra i primi 60 artisti, al nostro primo tentativo. A primo impatto, si nota subito come gran parte gli artisti in competizione provenga da talent o ambienti affini, oppure vanta nomi noti fra gli autori dei brani. Però sappiamo che, portare un brano scritto, composto e arrangiato da noi a Sanremo, è sicuramente una bella sfida.

Se doveste passare le selezioni cosa vi aspetta?
Fra i 60 artisti, dopo l'audizione sostenuta presso gli Studios di Roma, ne saranno selezionati 12 che parteciperanno alla selezione finale, in diretta su Rai Uno il 27 novembre. In questa diretta saranno resi noti i sei artisti che prenderanno parte al Festival di Sanremo a Febbraio 2016.

Sul territorio locale siete molto conosciuti, cosa avete in mente se le cose si dovessero mettere positivamente?
Il nostro percorso è sicuramente agli inizi e, certo, abbiamo avuto l'occasione di partecipare a festival che ci hanno permesso di oltrepassare i confini della nostra regione. In realtà quando partecipi ad una competizione di così grande importanza non hai la facoltà di fare progetti, o di pensare in grande. Tutto ti sembra lontano, eppure è così vicino. Non si tratta di superstizione, ma forse di umiltà e realismo. La selezione, nel frattempo, sta facendo sentire i suoi effetti e questo lo tocchiamo con mano grazie ai social, dove in tanti stanno partecipando alla nostra conquista.

Insomma, non ci spetta che aspettare l'esito della giuria sanremese, tifare e sperare che la band gravinese possa continuare questa esperienza/avventura artistica unica nel suo genere. Intanto con questo link potremmo ascoltare le note di "La Tempesta".
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