padre eterno
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La città

"Il percorso di rinascita intrapreso dalla Città non si ferma"

Nota dell'Amministrazione Comunale sulla progettualità ArcheoInSmart

Oggi, come non mai, in un tempo di scetticismo e diffidenza verso la politica, amministrare una città è atto di amore e coraggio per qualsiasi uomo o donna che decida di impegnarsi per il bene comune.

E si rimane sbigottiti quando una notizia bellissima come quella del finanziamento di 1 milione di euro ottenuto dall'Amministrazione Comunale per una delle più belle zone archeologiche di Puglia, quella del Padre Eterno di Gravina, stia generando, in questi ultimi giorni, doglianze da parte di alcuni "scettici".

Tra questi, c'è chi ha scelto la via delle dimissioni, della rinuncia a combattere per cambiare la propria terra. Chi non ha avuto il coraggio di sopportare il peso delle decisioni e anche degli errori.
C'è anche chi continua a vivere di rancore e rabbia, poiché bocciato più e più volte dal popolo sovrano. Chi sarà ricordato dalla storia come il difensore privato di una brutta pagina che ha spezzato il sogno archeologico di un'intera comunità. Altro che le decantate visioni collettive.
In questa battaglia costoro sono accompagnati da chi, con superficialità e sospetto, chiede rispetto.

Grandi poeti, mai custodi del proprio bene.
Gli stessi che nel tempo sono rimasti inermi davanti alla devastazione del proprio territorio, proprio lì nel versante più significativo della nostra "gravina", ove in passato si è cancellata la "facies archeologica e ambientale" per voler dar spazio a cave prima e successivamente a discariche a cielo aperto.

Gli stessi che fino a qualche mese fa hanno tollerato di buon grado che l'area archeologica del Padre Eterno, oggi finalmente non più raggiungibile alle auto, fosse il luogo di ritrovo di giovani coppie alla ricerca di un po' di intimità, trasformando un'area di grandissimo pregio in un ricettacolo di rifiuti "di ogni tipo".
Una distruzione totale, una ecatombe. Sempre in silenzio.

Historia magistra vitae.

Dubbi, perplessità e interrogativi da parte di questi cittadini, rispetto alla progettualità "ArcheoinSmart" potevano essere serenamente soddisfatti rivolgendosi direttamente agli uffici comunali, evitando di consegnare al web e ai mezzi di stampa considerazioni personali fuorvianti, capaci di generare solo polemiche e strumentalizzazioni.

Circa le contestazioni sollevate, si chiarisce che:
1)Per presentare la proposta all'Avviso Pubblico Regionale, l'Amministrazione Comunale ha attivato un percorso partecipativo che ha portato alla condivisione della progettualità con cittadini, tecnici, associazioni e sigle sindacali che hanno fatto pervenire suggerimenti e integrazioni.
Tale percorso è stato abbondantemente pubblicizzato sulle testate d'informazione locale e sui canali istituzionali di questo Comune.
A coloro che, lo scorso 21 luglio erano impossibilitati fisicamente a raggiungere la Casa Comunale, luogo in cui si è svolto l'incontro, è stata offerta la possibilità di interagire virtualmente.
Durante l'incontro sono stati lasciati anche i riferimenti del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per consentire a tutti di presentare osservazioni.

2)La progettualità è stata preventivamente condivisa con la Soprintendenza Archeologica della Città Metropolitana di Bari, la quale ha ausiliato gli uffici comunali con prescrizioni utili per la presentazione della stessa.

Il frutto di questo lavoro ha portato la nostra idea progettuale, ad essere valutata come la migliore tra quelle presentate su scala regionale.

Nel merito della progettualità e con riferimento alle proposte pervenute negli ultimi giorni, e a chi recrimina il rispetto per i luoghi della cultura, saranno particolarmente utili le seguenti delucidazioni sul progetto che prevede:

-una massiccia pulitura radicale di tutta la Necropoli;
-un impianto di videosorveglianza che copra l'intera area archeologica;
-la realizzazione di passerelle che "non saranno inserite nel banco tufaceo" ma solo appoggiate su piedini in gomma ed una blanda illuminazione da concordare, successivamente a test dimostrativi, con la Soprintendenza e le Associazioni Faunistiche;
-una prospezione di archeologia non invasiva (georadar, infrarossi) prima del posizionamento delle passerelle e delle piccole aree di sosta;
-una campionatura in toto, di tutto il materiale recuperato durante le varie campagne di scavo archeologico da contestualizzare con le tombe e/o gli ambienti di riferimento dove è stato fatto il rinvenimento, oltre alla creazione di una banca multimediale di facile consultazione anche attraverso l'impiego di app per smartphone, per agevolare l'approccio al "sapere" delle giovani generazioni, che abbiamo il dovere di considerare;
-il restauro della chiesa ipogeica detta del "Padre Eterno" ed il ricollocamento (se pur attraverso le nuove tecnologie multimediali di proiezione) degli affreschi che oggi sono conservati presso la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi;

Questa è la "spettacolarità hollywoodiana" che il Comune ha progettato per il cittadino del mondo che vorrà venire a visitare questo pezzo del nostro patrimonio storico e archeologico, che adesso potrà essere fruito da tutti, senza più barriere fisiche, sensoriali e cognitive.

Questa Amministrazione Comunale sente forte il dovere di cambiare un "modus operandi" che da sempre ha bloccato questa città e con coraggio si è fatta carico del compito di tessere questa delicata maglia fatta di storia, di ruralità e di natura.

Lo sta facendo con il "recupero" del tratto di Via Appia che ci appartiene, in collaborazione con le Università che ritorneranno sul nostro territorio.

Ci sta provando con l'istituzione del Parco Regionale Naturalistico, Rurale ed Archeologico di Gravina, una sfida che vogliamo vincere.
Questa Amministrazione, con buona pace per qualcuno, conosce la "magia del fare" e ha una sola dottrina: quella di consegnare ai cittadini di oggi e alle future generazioni una città migliore "senza mai fare ricorso all'improvvisazione".
  • zona archeologica Padre Eterno
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