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Associazioni

Il mercato? Dubbi sulla zona Pip

Confcommercio: “Vogliamo risolvere il problema”.

Il Mercato? "Una storia infinita". E' Michele Capone, presidente della Confcommercio gravinese, la voce condensatrice del disagio, quello dei commercianti ambulanti e di tutte le associazioni di categoria, in attesa di una sistemazione definitiva.

Intanto avanza, spedita e con passo sicuro la certezza di un trasferimento presso la zona artigianale gravinese. La zona Pip ospiterà il mercato, fino a nuovo ordine, rinnovatosi in una cadenza settimanale, parola di assessore al bilancio Nicola Lagreca. Proprio in via Pasteur saranno sistemate delle piazzole, piantati alcuni alberi lungo il viale e installate ringhiere e marciapiedi, con "somme che sono state già reperite" così come spiegato dall'assessore.

A tali dichiarazioni risponde il controcanto della Confcommercio, Michele Capone, il quale ha affermato: "L'assessore ha detto che in zona Pip si devono fare dei lavori e invece la zona fiera necessita di grossi investimenti, per pavimentare una parte di parcheggio adiacente ai padiglioni, tra l'altro noi utilizzeremmo lo spazio esterno ai padiglioni, ma non si capisce perchè i soldi per la zona Pip ci sono e quelli per la pavimentazione, così come vuole la soprintendenza invece no, anche perchè comunque la soluzione definitiva sarà la fiera".
Le soluzioni proposte, così come ha spiegato Capone anche in un protocollo inviato a Palazzo di Città, sono diverse: "Abbiamo ricevuto un'offerta da parte di un privato, che metterebbe a disposizione temporaneamente 30 mila metri quadrati, tra scoperti e coperti siti all'ingresso della zona artigianale. A tal proposito noi abbiamo presentato un progetto, l'assessore Lagreca che non decide da solo, ci ha detto che si tratta di una proposta che si metterà sul tavolo quando faremo la votazione. Inoltre gli ambulanti hanno proposto di pavimentare a proprie spese parte del parcheggio che ospiterebbe un centinaio di operatori" ribadendo che "sia l' associazione dei consumatori, sia le associazioni degli ambulanti di ogni categoria, hanno espresso parere sfavorevole ad andare in zona Pip se pure in maniera temporanea".

Il niet, da parte delle associazioni di categoria, sarebbe legato a motivi prettamente logistici: "Se si faranno delle cose in maniera unilaterale si rischiano dei contenziosi perchè si stravolgono tutte quelle che sono le regole di mercato, l'avviamento, la posizione, l'alloggiamento". Regole, specificate nel documento, indispensabili per equilibrare "il sistema della distribuzione commerciale cittadina e quello mercatale, due sistemi di vendita che è opportuno siano vicini poiché complementari tra loro. Il posteggio ha un valore di avviamento, perchè la clientela si è abituata a trovare quel commerciante in uno specifico posto utile per il cambio dei capi oppure per il percorso che il cliente predilige". Capone aggiunge: "Non ho avuto modo di sentire l'assessore era necessario che intervenissi con un chiarimento. Io sono d'accordo con tutto, anche con la proposta di allocarci nella zona Pip ma in viale Einaudi, un mercato stretto e lungo non è fattibile poichè le prime bancarelle venderebbero e le altre no, inoltre saremmo stati troppo esposti alla campagna, invece nel vialone centrale siamo un po' più protetti, siamo in pianura ed abbiamo anche dei servizi che lì già ci sono oppure sistemando le bancarelle sistemandole nei pressi della statua di San Giuseppe Lavoratore", e conclude, "ho proposto la zona Pip per andare incontro ad una emergenza che è quella del mercato in Villa Margherita, lì la situazione è tragica purtroppo sottovalutata, il Comune vuole rispettare le norme, ma a norma di legge non sono né il mercato in Villa Margerita e né tantomeno in zona Pip".

In ultimo, il presidente della Confcommercio gravinese spiega: "Vogliamo risolvere il problema, è la politica che non vuole, non può spostarlo da lì perchè quella è una situazione provvisoria, la colpa è da attribuirsi anche alle passate amministrazioni, non solo questa. Hanno consumato tutti i soldi per la fiera senza pensare di riportare nella fiera quello che già c'era, perchè lì c'è un accordo scritto e firmato dalle parti fra l'allora commissario Cafagna e le associazioni degli ambulanti dove il commissario si impegna a riportare il mercato lì dopo la fine dei lavori, si tratta di un documento risalente a 14 anni fa. Un mercato si sposta con una delibera di consiglio comunale e non c'è nessuna delibera che dica che il mercato si sposta, per cui c'è una disponibilità delle parti per una sistemazione esclusivamente temporanea".
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