Fiera di San Giorgio, ritorno al futuro ricco di novità

Si è tenuta stamane, a Palazzo di Città, la conferenza stampa indetta dal sindaco, Alesio Valente, per presentare l'edizione 2014 della Fiera di San Giorgio.

La 720a edizione della "Fiera di essere la più antica di Italia", porta con sé buone nuove. "Potrà sembrare un ossimoro ma la più grossa novità per questa fiera è il ritorno alla tradizione" ha esordito il primo cittadino. Un ritorno al futuro per la campionaria, che rispolvera la "Fiera degli animali" che sarà fruibile tutti i giorni, con largo spazio a numerose attività dedicate. In aumento il prezzo del biglietto, il costo è stato portato a 2 euro così da consentire al visitatore di entrare nel quartiere fieristico e di spostarsi direttamente presso l'area parcheggio per la fiera dedicata agli animali e a proposito di costi e mobilità, l'ingresso diventa gratuito per coloro che raggiungeranno la Fiera in bicicletta.

Nel dettaglio, così come spiegato da Marina Dimattia, dell'ufficio stampa "Gravina Fiere", saranno complessivamente 250 gli espositori che troveranno spazio sia all'interno che all'esterno della struttura fieristica. "Sold out per gli spazi espositivi, gli espositori ci raggiungeranno da Puglia, Basilicata, Toscana, Campania e Sicilia" ha spiegato la giornalista. Coinvolte anche alcune attività commerciali gravinesi specializzate nel campo della ristorazione, le quali proporranno alla clientela dei menù medievali. L'iniziativa, promossa dal consorzio turistico "Gravina in Murgia" e dall'associazione "Conte Giovanni di Monfort" sembra rientrare nel progetto che vorrebbe "trasformare in una fiera tutta la città, vogliamo che l'atmosfera investa tutta Gravina, che deve partecipare attivamente proprio per accogliere i turisti che verranno a visitarci", ha commentato il sindaco prima di aggiungere, "siamo orgogliosi perchè la nostra fiera è in attivo a differenza di altre, stiamo ricevendo una grande attenzione, inoltre se ci saranno almeno cinque espositori provenienti da altre regioni italiane potremo richiedere per la fiera un riconoscimento a livello nazionale". Altre novità per la struttura che, come spiega ancora Valente, "dopo l'estate potrebbe ospitare una expo giovani".

Nei padiglioni troveranno spazio agricoltura, arredamento, energie rinnovabili, giardinaggio, turismo ed enogastronomia e piccoli produttori locali, in calendario si fanno largo eventi e convegni di qualunque tipologia. Si sposta di un chilometro invece, il parcheggio (sulla strada provinciale per Spinazzola), quello adiacente alla struttura accoglierà gli animali, per i visitatori è previsto un servizio di navette, anche questo, gratuito. Ad aprire e chiudere l'evento come sempre il corteo storico, organizzato dall'associazione "Conte G. di Monfort" avrà per tema l'amore tra Dante e Beatrice, "Negli occhi porta la mia donna,amore...Dante e Beatrice", questo il titolo della sfilata in costume che quest'anno si arricchisce della presenza di una delegazione altamurana, mentre una gravinese sarà ospite, il prossimo 26 aprile, ad Altamura presso la manifestazione "Federicus".

E a proposito di Altamura, il sindaco spiega così l'assenza del sindaco altamurano, Mario Stacca, dalla cerimonia inaugurale del prossimo 22 aprile. Una cerimonia che ospiterà, oltre al sindaco di Matera, Salvatore Adduce e quello di Bari, Michele Emiliano, nomi importanti della politica regionale e nazionale. "Vogliamo aprire i confini, Bari e Matera rappresentano le due regioni delle quali la fiera di Gravina era anticamente crocevia, la Puglia e la Basilicata" e inoltre, rispondendo ai cronisti che hanno paventato l'idea di creare un'unica fiera che possa rappresentare l'intero territorio murgiano, spiega: "Io posso mettere a disposizione anche gratuitamente la struttura fieristica di Gravina, per un principio di sussidiareità. Il gesto che sta facendo Matera, quello di rimettere in discussione la propria candidatura Unesco per inserire Gravina, è un gesto di grande lungimiranza politica. Questo dialogo non c'è con la classe dirigente altamurana che purtroppo è ultimamente troppo auto referenziale".