Chiusura del Festival della ruralità
Chiusura del Festival della ruralità
Territorio

Bilancio positivo per il Festival della ruralità, una vetrina per le idee più brillanti

Costituita anche l'associazione "Murgia Valley" per aziende proiettate nel mondo

«Nel momento in cui si partecipa non si perde mai». Con queste parole del direttore del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Domenico Nicoletti si è chiusa la quinta edizione del Festival della Ruralità, organizzato dal PNAM e da Legambiente Puglia, che si è tenuto dal 22 al 25 novembre alla Fiera di San Giorgio a Gravina in Puglia.

Un Festival completamente rinnovato, nel corso del quale i veri protagonisti sono stati i cittadini del Parco, le loro idee, il fermento che sono capaci di creare sul territorio grazie al valore e all'importanza dei prodotti locali e delle innovazioni utili a lanciarli, promuoverli e farne una vera ricchezza.

È quanto emerso durante il talk #AltaMurgia2020, dedicato nell'ultima giornata all'esperienza di influencer nel campo del digital marketing e della social media communication: introdotti da Antonio Prota e Flavio Albano, gli ospiti si sono alternati sul palco per parlare di progettazione, capitale umano, connessioni, sharing, marketing, convergenza e comunicazione spiegando come un approccio culturale, capace di unire natura e presenza dell'uomo possa essere utile a gettare un seme sul territorio per una rivoluzione culturale che parta dal territorio e sia una spinta di cambiamento per il futuro accogliendo sfide importanti su temi stimolanti.

Con la firma, da parte delle imprese protagoniste del territorio, dell'atto costitutivo dell'associazione "Murgia Valley", il Parco Nazionale dell'Alta Murgia si impegna a sostenere le aziende proiettate al futuro, imprese che possono diventare un punto di riferimento internazionale.

Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, insomma, si fa protagonista a sostegno dell'azione del protagonisti del territorio, come emerso durante il dibattito a cui ha partecipato l'on. Nunzio Angiola, dimostrando forte attenzione al territorio e allo sviluppo delle imprese che su esso operano.

«In questi quattro giorni - ha affermato in chiusura il presidente vicario del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Cesare Troia - abbiamo fatto accordi con Università, Regione, imprese. Ognuno degli attori del territorio si assume una responsabilità nella collaborazione con il Parco: la grande ricchezza del territorio sono le idee, il nostro compito deve essere quello di accompagnarle. Abbiamo messo in competizione, creando sinergie straordinarie sul territorio con l'intento di creare la più grande infrastruttura sociale che è la comunità. Noi abbiamo il dovere di accompagnare chi ha voglia di fare con l'obiettivo principe di favorire l'occupazione. In questi giorni abbiamo parlato. Ora dobbiamo passare ai fatti».

È stata «un'edizione del Festival della Ruralità che ha avuto un grande successo, sia in termini di partecipazione, sia per i temi trattati - ha aggiunto il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini - in cui abbiamo raccontato le esperienze di chi opera in maniera virtuosa sul territorio. Queste esperienze vanno sostenute e valorizzate».

Prima delle chiusura ufficiale del Festival la premiazione dei vincitori del concorso di foto&videomaking "La ruralità tra cibo, territorio e innovazione" e della consegna del riconoscimento a tutti i 120 partecipanti.

Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia restituisce al territorio il protagonismo che merita, diventando "protagonista nel racconto dei protagonisti", attraverso l'ascolto delle idee di chi il territorio lo vive e nel territorio opera.
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